In un contesto digitale in continua evoluzione, dove le minacce informatiche si fanno sempre più sofisticate e pervasive, investire in tecnologie non è più sufficiente. Firewall, antivirus e sistemi di monitoraggio sono strumenti indispensabili, ma non possono garantire la piena sicurezza se l’elemento più esposto – il fattore umano – non è adeguatamente preparato.

 

📌 Il rischio maggiore? L'errore umano

Secondo numerose analisi di settore, oltre il 90% degli incidenti di sicurezza deriva da comportamenti errati o inconsapevoli da parte degli utenti aziendali. E-mail di phishing aperte distrattamente, password deboli, condivisione non autorizzata di documenti: sono solo alcuni degli scenari in cui un singolo clic può compromettere l’intera infrastruttura informatica.

Ecco perché la formazione e la sensibilizzazione del personale aziendale rappresentano oggi una delle misure più efficaci – e spesso trascurate – per rafforzare la postura di sicurezza.



🎯 Formazione: un investimento, non un costo

Educare i collaboratori alle buone pratiche di sicurezza informatica non è solo una forma di tutela: è un vero investimento aziendale. I benefici sono concreti e misurabili:

  • Riduzione dei rischi di data breach, ransomware, interruzione operativa

  • Maggiore conformità normativa, soprattutto in ottica GDPR e futura direttiva NIS2

  • Miglioramento della cultura aziendale, dove la sicurezza diventa responsabilità condivisa

 

 

🔐 Temi chiave da includere in un piano formativo efficace

Perché la formazione sia realmente utile, deve essere pratica, continuativa e personalizzata. Alcuni dei contenuti fondamentali da trattare:

  • Riconoscere attacchi di phishing, vishing e smishing

  • Gestire correttamente le password e l’autenticazione a più fattori

  • Navigare e utilizzare i dispositivi aziendali in modo sicuro (soprattutto in smart working)

  • Conoscere le politiche aziendali sulla protezione dei dati

  • Saper segnalare rapidamente incidenti sospetti

L’approccio non deve essere scolastico: simulazioni reali, quiz, video brevi e casi concreti rendono l’apprendimento più efficace e coinvolgente.

 

 

📘 Formazione obbligatoria? NIS2 e GDPR dicono di sì

Non si tratta solo di prevenzione, ma anche di obblighi di legge. Il Regolamento GDPR e, ancor di più, la nuova direttiva europea NIS2, impongono alle aziende di adottare misure tecnico-organizzative adeguate, tra cui:

  • La definizione di policy interne

  • L’addestramento regolare del personale

  • La gestione documentata degli accessi e degli incidenti

Essere conformi non è solo una questione normativa: è un'opportunità per aumentare l'affidabilità e la reputazione dell’azienda agli occhi di clienti e partner.

 

 

🛠️ Il ruolo di New Assistent nella cultura della sicurezza

In qualità di partner tecnologico, New Assistent supporta le aziende nel definire e implementare un piano di sicurezza integrato, che comprende:

  • Audit del livello di consapevolezza del personale

  • Piani formativi su misura per dipendenti e reparti specifici

  • Simulazioni di attacchi (es. phishing test)

  • Definizione e aggiornamento delle policy aziendali

L’obiettivo è semplice ma cruciale: rendere ogni collaboratore un alleato della sicurezza, anziché un potenziale punto di vulnerabilità.

 

 

✅ Conclusione: la prima linea di difesa siete voi

La tecnologia può proteggere solo fino a un certo punto. Oltre quella soglia, servono consapevolezza, formazione e responsabilità condivisa.

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